d₁
Il diametro utilizzato per la designazione del maschio.
dₘ
Il diametro del maschio misurato laddove la larghezza del filetto è pari a metà passo.
d₂
Il diametro del codolo, importante per il serraggio dell’utensile.
d₃
Il diametro misurato all’inizio dell’imbocco.
d₄
Il diametro della sezione ribassata fra filetto e codolo.
d₅
Il diametro tangente al punto più basso delle scanalature del maschio.
I
La rastremazione dei primi filetti sulla parte anteriore del maschio, eseguita rettificando e spogliandone le creste. L’imbocco è la parte attiva del maschio, che asporta il materiale durante la lavorazione.
a
Le quattro superfici parallele all’asse del maschio che formano un quadro con spigoli arrotondati. Il quadro serve per il trascinamento del maschio.
L
La lunghezza delle superfici del quadro.
L₁
La lunghezza complessiva del maschio misurata da una estremità all’altra, escludendo eventuali centri.
L₂
La lunghezza della sezione filettata del maschio.
L₃
La lunghezza misurata dall’estremità anteriore del maschio alla fine del collarino. Determina la massima profondità filettabile nei maschi con codolo rinforzato.
L₄
La lunghezza dell’imbocco misurata parallelamente all’asse del maschio, esclusi eventuali smussi.
L₅
La lunghezza assiale delle scanalature incluso lo scarico di rettifica.
Cm
La punta del maschio.
Cf
La svasatura (con scarico) sull’estremità anteriore del maschio.
P
La distanza, misurata parallelamente all’asse del maschio, fra due punti corrispondenti e successivi del profilo della filettatura.
α
L’angolo compreso fra i fianchi del filetto (misurato in un piano parallelo all’asse).
δ
L’angolo formato dalla spirale del filetto e da un piano perpendicolare all’asse del maschio, misurato sulla linea del diametro medio.
β
L’angolo fra l’imbocco e l’asse del maschio (misurato in un piano parallelo all’asse).
γ
L’angolo formato dal petto tagliente del maschio e da una linea radiale passante per la punta del tagliente.
T
La larghezza del settore compreso fra due scanalature successive.
S
Le gole longitudinali che definiscono i taglienti del maschio. Garantiscono anche l’evacuazione del truciolo e il passaggio di refrigerante/lubrificante.
Δ1
La riduzione radiale del diametro esterno e/o del diametro medio eseguita lungo il settore, a partire dal petto tagliente. Conferisce al maschio proprietà di taglio e garantisce il disimpegno tra la madrevite e il filetto del maschio stesso.
Δ
La riduzione radiale del diametro esterno lungo il settore dell’imbocco, a partire dal petto tagliente. Conferisce al maschio le necessarie proprietà di taglio, per l’asportazione del materiale.
ε
L’angolo compreso fra l’asse del maschio e le scanalature.
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